domenica 31 agosto 2014

Secret Football Player

Sono ancora io, ancora qui con i miei post poco interessanti
Ieri era Saturday Practice a Cheerleading, anche se in realtá più che un allenamento mi sembrava di essere tornata alle elementari.
Si perchè a parte il fatto che eravamo nell'edificio delle elementari, abbiamo passato 4 ore a disegnare, scrivere e colorare, tutto per la prima partita di Football in casa di venerdì prossimo, che è anche Pride Night, qualsiasi cosa questo significhi. Per ora so solo che il mio hdad si dipingerá i capelli di blu.
Comunque prima di tutto abbiamo fatto il mega cartellone attraverso cui passano i giocatori all'inizio della partita rompendolo, poi la coach ne ha fatto un altro con scritto "We ♥ our boys of fall" che credo verrá appeso e poi a estrazione ci sono stati assegnati i nostri secret football players.
Ogni cheerleader ha due o tre giocatori di football ed è praticamente costretta ad essere un po' come la loro "ammiratrice segreta", loro non possono sapere chi sei e dobbiamo fare loro dei cartelli da appendere sul loro armadietto e preparare dei dolcetti/biscotti che verranno recapitati loro senza che nessuno sappia chi li ha fatti. Roba che neanche i servizi segreti.
A quanto pare faremo una cosa simile anche con una Cheer Sister, un'altra ragazza della squadra.
Quindi ho avuto i miei tre giocatori, un Sophomore, un Junior e un Senior, e dai commenti di mia sorella e da quello che sono riuscita a stalkerare su FB non sono un granchè, ma pazienza. Dopo i megacartelloni ieri quindi abbiamo fatto anche i cartelli per gli armadietti, anche se per qualche oscuro motivo abbiamo dovuto usare i colori per magliette che ci mettono secoli ad asciugare e nel tentativo di portarli a casa la maggior parte delle scritte si sono rovinate. Tanto non se ne accorgeranno nemmeno.
Al pomeriggio poi ho incontrato la mia coordinatrice April che doveva fare a Judy un po' di domande su come sto andando, poi ci ha portate al parco insieme a Casey, sua figlia Arizona e sua figlia exchange dalla Giordania Hala e ha fatto più o meno le stesse domande anche a me.

Negli ultimi post mi sono dimenticata di parlare di Eva, il cane di un'amica di famiglia che stiamo ospitando per questo Labour Day Weekend: non chiedetemi di che razza sia perchè di cabi non capisco assolutamente niente ma è spaventosamente enorme, mi arriva alla vita senza contare la testa, ma è stra tranquilla e cucciolosa. Non avrei mai pensato di poter stare così vicina a un cane così enorme, senza neanche aver mai paura. Nuove esperienze da Exchange Student :D

Domani si va dai nonni e oddio dopodomani inizia la scuola, fortunatamente per voi potrei cambiare un po' e uscire dal monoargomento Cheerleading che ha dominato gli ultimi ventordici post :)
See ya

Foto del megacartellone che verrá distrutto dopo due minuti
Tecnicamente questa foto non può essere su Internet perchè nessuno deve vedere il cartellone prima della partita, ma direi che nessuno della scuola sa di questo blog/lo vedrá mai :D

venerdì 29 agosto 2014

First Football Game

Hi guys
Martedì sera ho stracciato i miei siblings a Three Riversopoly, il Monopoly con i posti di Three Rivers, il paese di fianco al nostro, al posto delle vie tradizionali.
Mercoledì Casey aveva una visita al mattino abbastanza presto a Kalamazoo e quindi solo dopo siamo andati a far colazione in una specie di ristorante dove ho mangiato il piatto di pancakes (alle more ♥) più gigantenorme della mia vita. Poi siamo andati a fare shopping in un centro commerciale di cui ovviamente mi sono innamorata, ho scoperto negozi esclusivamente americani che mi piacciono un sacco ma non ho comprato niente, come sono stata brava. Temo che la prossima volta farò disastri. Poi siamo tornati a casa per prepararci perchè era prima dell'allenamento di Cheerleading abbiamo fatto le foto "ufficiali": una tutte insieme, una solo le tre seniors e una solo io. Non ho visto come siano venute, speriamo in bene, ma per fortuna poche ore dopo l'ultimo post mi era arrivata tutta la roba che mi serviva.
Ieri mattinata noiosa, al pomeriggio ho giocato a Call of Duty con i miei siblings (e si faccio schifo) e alle 4 ci siamo accorte che era tardi e avremmo dovuto prepararci per il game. Con pure un cambio di divisa dell'ultimo secondo causa carniere rotte siamo riuscite ad arrivare in orario. Viaggio breve in pullman della scuola verso Mendon, regole delle cheerleader: niente dispositivi elettronici, si parla solo a bassa voce con il vicino di posto, non si parla con i giocatori. Regole della squadra di football: regole?
Ah e puzzavano giá all'andata, non commento il ritorno, e sono troppissimi.
Arrivati alla scuola di Mendon abbiamo fatto un breve riscaldamento/ripasso e poi abbiamo aspettato l'inizio della partita, c'era la banda della scuola (l'altra scuola), hanno suonato l'inno e abbiamo dovuto metterci in posizione mentre alzavano la bandiera, hanno presentato i giocatori che passavano uno alla volta sotto una mega cartellone... tutto così americano che a un certo punto mi veniva quasi da piangere.
Quindi ho assistito alla mia prima partita di football: ci ho visto poco e capito anche meno, ma ho visto che si ammazzano non poco, altro che il judo uno sport violento. Abbiamo perso, ma sono tutti esaltati perchè hanno fatto solo 45 punti e noi abbiamo "segnato" ben due volte finendo a 12 punti contro Mendon, che a quanto pare è stata 13 volte campine del Michigan.
Per quanto riguarda il Cheerleading penso di essere andata relativamente bene, ho fatto qualche errore ma non se ne è accorto nessuno (?) e mi sono impegnata per essere very loud. Perchè non mi ero mai resa conto ma la caratteristica fondamentale di una cheerleader è urlare come una forsennata.
La partita è stata lunghissima, sono 4 tempi da 12 minuti ma effettivi, si contano solo quelli di gioco. Tutto sommato è stato molto divertente e estremamente stancante, siamo partiti alle 5 e tornati alle 11 e in tutto ciò sono stata seduta il quarto d'ora di pullman all'andata e al ritorno e ben poco altro.
Al ritorno abbiamo riso un sacco quando tutti facevano battute (non che capissi tutto) su un sorpasso tra due Amish Cars (carrozze con cavalli) di cui una delle due sembrava guidata da un ubriaco. Non credo neanche che gli Amish possano bere.
Stamattina siamo andati a trovare i nonni paterni dei miei fratelli, che sono strasimpatici e ci hanno invitato da loro lunedì che ci sará tutta la famiglia siccome è festa (Labor Day). Non hanno più i nonni materni ma hanno un'altra "nonna" che sarebbe la mamma di Rod, che ho scoperto essere il terzo marito della mia hostmum. Checasin.
Martedì inizia la scuola e io non ho neanche scelto le materie, very good.
A presto
Eya

Posto l'unica foto del game che ho in cui non indosso gli occhiali da sole che ci ha dato la Coach e che solo grazie alle foto ho realizzato che stanno malissimo ;)

martedì 26 agosto 2014

Solo la divisa come promesso

Mi mancano ancora le scarpe e i body, incrocio le dita sperando che arrivino oggi ma non sono troppo ottimista.
Sono fregata perchè domano ci sono le foto di squadra ufficiali (non vedo l'ora...) e dopodomani abbiamo il primo game (non so se essere più eccitata o spaventata)

Apprezzate la foto per quello che è che ho fatto una fatica immensa a farne uscire una almeno visibile ;)

Da sinistra: divisa da allenamento con relativi fiocco e poms; divise da game, una away e una home ma non so ancora quale sia cosa, con fiocco e poms da gara; warm-up (tuta) per le ultime partite che saranno al freddo e al gelo e borsone che è arrivato sbagliato quindi è una borsetta insulsa :)

domenica 24 agosto 2014

Mal di gambe

Stamattina il letto non vuole lasciarmi andare, soprattutto perchè bicicletta, cavallo e allenamento di cheerleading nello stesso giorno dopo mesi di pigrizia totale hanno ridotto le mie gambe in condizioni pietose, non ho il coraggio di alzarmi e cercare di imporre loro di muovere qualche passo. Quindi devo trovare qualcosa da raccontarvi.

Venerdì il super eccitante programma era di andare insieme agli hsiblings al supermercato, ma quando mi sono svegliata la sistah mi ha chiesto se volessi andare a cavallo e allora ok, ci siamo subito preparate e abbiamo preso la bici per andare a casa della nonna di una sua amica, se ho capito bene, che ha i cavalli.
Apro una parentesi sulla bici: qui devo usare una baracchetta troppo bassa con solo un freno funzionante, le marce che secondo me non cambiano mai e il manubrio che si gira continuamente. Per fortuna qui c'è quasi solo pianura e ce la posso fare, ma mi sento troppo paraplegica e faccio una fatica immensa.
Poi il cavallo: siccome Casey ha rotto una caviglia un po' di tempo fa e io non so "guidare" un cavallo abbiamo dovuto andare in due su quella più bassa e tranquilla, poverina, e io ero seduta dietro, senza staffe, con il retro della sella che mi uccideva le gambe e attaccata a una maniglia minuscola che mi ha procurato delle vesciche notevoli. Ah e ho preso un ramo in pieno sul naso.
Mi lamento troppo, alla fine nonostante questi "piccoli acciacchi" mi sono divertita.
Alla sera allenamento breve perchè poi c'era la riunione dei genitori in cui ha consegnato le varie divise, tute, pom pom, seguirá foto quando avrò anche la maglietta da allenamento e la borsa che dovrebbero arrivare lunedì. Ah e sto ancora aspettando i body e le scarpe che ho ordinato da internet. Troppa roba.

Ieri il programma era invece di andare a fare le "foto di famiglia", avevamo pure passato la serata prima a scegliere le combinazioni di magliette della scuola da indossare. Poi la mattinata è partita maluccio con la mamma girata che si lamentava del disordine e delle cose lasciate in giro con conseguente sforzo di tutti per rimettere magicamente tutto a posto tutti insieme. So giá che non dura. Non so ancora se siano le mie due mamme ad assomigliarsi così tanto o se tutte le mamme siano uguali.
Alla fine qualcuno ha deciso che faceva "troppo caldo" per queste foto di famiglia e siamo finiti a fare un tour dei garage sales della contea. Per chi non lo sapesse i garage sales sono delle specie di mercatini dell'usato che la gente fa di solito nel proprio garage o giardino e in cui cercano di vendere oggetti che non usano più o che comunque non vogliono a prezzi assurdamente bassi.
Per cena abbiamo comprato delle salsicce/wurstel a gusti stranissimi tra cui pizza, bacon cheeseburger e mirtilli e poi abbiamo guardato il secondo film del Signore degli Anelli; e si, non li ho mai visti e me li stanno facendo vedere tutti.

Ah e in tutto questo ci siamo dimenticati di portare il mio povero defunto tablet a riparare, speriamo di ricordarci domani.
Stasera cerco di fare un risotto italiano decente, sperando di trovare un tipo di riso adatto
See ya
Ele

giovedì 21 agosto 2014

Ottimismo

Altra mattinata noiosa, altro post interessante.
Ieri Casey aveva una visita a Kalamazoo e dopo abbiamo mangiato a un buffet cinese infinito e ho mangiato il mio primo biscotto della fortuna :)
Alla sera cheerleading come ogni giorno, inizio a ricordarmi quasi tutto e abbiamo scelto le divise♥.♥
Dopo riunione pallosa a scuola, la hmom mi ha presentato un po' di gente, professori, segretarie, ok non li distinguo, non so chi siano.

Vediamo però se riesco a esprimere decentemente quello che volevo dire in questo post.
Ho ricevuto la famiglia piuttosto tardi, sono in uno stato freddo, in un paesino nel nulla, in una scuola minuscola e con una famiglia normale, modesta, con i suoi problemi.
Nonostante ciò dopo un paio di settimane qui so già che la mia esperienza sará fantastica, non dico meglio di quelli che sono in una supervilla in Florida o cose del genere ma sono sicura che anche qui potrò stare bene, benissimo.
Non importa quanto tardi io abbia saputo dovei sarei finita, una volta che sono qui non cambia nulla, certo sarebbe stato da panico saperlo un giorno prima come so che è successoa qualcuno.
Non importa quanto faccia freddo qui, basta coprirsi meglio e si sopravvive.
Non importa il paesino nel nulla, soprattutto se vieni da un paesino nel nulla come me.
Non importa la scuola minuscola, tanto in nessuna scuola potrai mai conoscere tutti.
Non importa che la mia famiglia non abbia una casa superfiga e i soldi per portarmi in giro per tutti gli USA, se sono affettuosi, divertenti e in grado di farmi sentire a casa come stanno facendo i miei.
Ho avuto una fortuna immensa solo per il fatto di essere riuscita a partire, ma sono anche felice di essere finita a Centreville con delle persone stupende, di aver avuto la possibilità di capire tutto questo.
So che il successo di questa esperienza, l'anno più importante della mia vita probabilmente, non dipende dal luogo, dai soldi, dal clima, ma solo dalle persone stupende che ho incontrato e che incontrerò e da me.
Sono arrivata qui con aspettative piuttosto basse, ho deciso di ascoltare e cercare di mettere in pratica i consigli ricevuti alle millemila orietation e riunioni a cui ho partecipato, ho cercato di prendere con entusiasmo e provare ogni cosa, senza mai dire di no, perfino pulire le orecchie ai conigli e andare a un incontro sulla fotografia in cui non capivo niente. Alcune cose non mi entusiasmano, molte sì, e ogni cosa nuova è diversa da quanto mi aspettassi, spesso meglio, ed è questo modo di pensare che spero renderá questo periodo positivo.
Nulla è perfetto, ma adattandosi e cercando la giusta predisposizione mentale si può tirare fuori il meglio, i lati positivi di ogni situazione.
Ed è quello che voglio fare.

Italy (nuovo soprannome by Coach)

P. S. il mio amorevole hdad mi ha nominata per la Ice Bucket Challenge, mi toccherá farla, tremate aspettando le mie nomination ;)

martedì 19 agosto 2014

Cheerleading

Dopo la figura di merda in cui messaggiavo con la hmum nell'altra stanza pensando che fosse al lavoro, ora è andata veramente ed eccomi qui ha parlarvi del mio nuovo sport.

Contrariamente a tantissime altre exchange, non ho mai avuto l'ambizione di fare la cheerleader. Non ho il fisico, la faccia, l'elasticità, non ho niente di questo sport e so che spessissimo nelle scuole fanno le selezioni per entrare nella squadra e di solito anche molto presto, prima dell'arrivo degli exchange.
Per questi motivi e anche per lo stereotipo della cheerleader sonofigasoloio la cosa non mi ha mai attratta.
Poi c'è la mia scuola: 300 studenti e quasi tutta la squadra di cheerleader dell'anno scorso diplomata. Mia sorella Casey, che a guardarla non direste mai che possa fare questo sport, pensa che in squadra rimarranno in 2 o 3 e quindi, con la collaborazione della mamma, mi convince (leggi "obbliga") a provare. Ok, proviamo, mi perdo la stagione di pallavolo, ma quello posso farlo in Italia, dove invece nessuno fa cheerleading o se lo fanno non ha molto senso, non avendo le squadre da supportare e il pubblico da incitare.
Alla fine nella squadra siamo in 10, ma solo Casey e due Senior sono rimaste dallo scorso anno. Le altre sono tutte freshmen (del primo anno) o appena trasferite da altre scuole. Io sono l'unica babba che non sa neanche da che parte si inizi ma dopo un allenamento e mezzo e le lezioni private di Casey comincio a imparare.
Devo memorizzare millantamila cheers diversi, che sarebbero frasi di incitamento con movimenti coordinati, ma ce la posso fare. Per il resto mi sembra fattibile, ma abbiamo appena iniziato e da quel che ho capito domani iniziamo con i sollevamenti (non so come chiamarli) e la prima partita è ODDIO solo giovedì prossimo, una trasferta tra l'altro.
A novembre poi potrò scegliere se fare basket o cheerleading per basket, ma sto giá pensando alla seconda opzione perchè la fatica che farò a imparare e i soldi spesi in divise e cose varie siano sfruttati per più dei due mesetti della stagione di football.
Alla fine è meglio di quanto mi aspettassi prima di conoscerlo, sembra divertente. Anche se dovrò imparare a urlare frasi in inglese e ricordarmele, credo che ne valga la pena, mi sembra un'esperienza americana da provare.

See ya
Ele

lunedì 18 agosto 2014

Prime difficoltá ma tutto va bene :)

"A quando avrò sistemato tutto"
Ok la giornata incominciata male per fortuna è continuata molto meglio ma il mio amico tablet ancora non da segni di vita, ho provato di tutto, tutte le combinazioni di caricatore possibili, supporto tecnico by Rod, tentativi di scassinamento che compromettono una garanzia che forse nemmeno c'era. Sembra che il pezzetto che dovrebbe "prendere" l'energia dal caricatore sia passato a miglior vita. E come sono brava coi termini tecnici...

Comunque dove eravamo rimasti?
Partiamo da mercoledì mattina, quando ho avuto il primo momento di crisi: non ero veramente particolarmente triste ma vedendo Judy e Casey scherzare tra loro in cucina ho pensato a mia mamma e a quanto tempo manca prima che io torni ad abbracciarla e a scherzare con lei. E mi sono messa a piangere, ma loro sono delle persone veramente stupende e mi hanno aiutata e abbracciata.
Al pomeriggio poi siamo andati a *nonmiricordoilnomedelposto* allo zoo, anche perchè Casey sta partecipando a tipo un concorso fotografico e Rod le sta insegnando, quindi voleva fare le foto agli animali.
Le altre giornate trascorrono tranquille, di solito siamo a casa solo io e Casey fino alle 4 e guardiamo Gordon Ramsey, Say Yes to the Dress o Once Upon a Time su Netflix, oppure giochiamo a Mario sulla Wii. Strainteressante :D
Venerdì ho fatto la visita medica per fare sport a scuola e subito dopo sono arrivata in ritardissimo al mio primo allenamento di Cheerleading; penso dedicherò un post a questo sport quindi per ora cerco di non spoilerare
Alla sera poi abbiamo fatto bonfire insieme a alcuni amici dei miei siblings che comincio a conoscere visto che alcuni erano anche al Bowling, alcune saranno senior insieme a me a scuola quindi sono contenta perchè arriverò il primo giorno conoscendo giá qualcuno.
Il bonfire è stato divertente, abbiamo mangiato le varie porcate tipo Hot Dog e S'mores e fatto un po' di giochi intorno al fuoco che forse un giorno racconterò ;)
Sabato c'era la festa di compleanno di Matt, siamo andati con un po' di parenti (ovviamente non so ne i loro nomi ne il grado di parentela) in Indiana a un enorme ristorante Amish fantastico. I camerieri erano vestiti da Amish e penso che alcuni di loro lo fossero. La cena era a buffet e il cibo era veramente buono, non perfetto ma mi è piaciuto un sacco e ho mangiato troppissimo. Pensavo quindi di evitare di mangiare per qualche secolo ma ieri era il giorno giusto del compleanno e abbiamo fatto la gara delle Lasagne, io ho fatto le mie e Casey quelle americane. A parte la pasta qui che non assomiglia per niente alle lasagne ma piuttosto a delle reginette troppo larghe, le mie sono venute veramente bene e mi ricordavano troppo quelle che mangio a casa, mentre quelle americane erano buone ma non sembravano per niente lasagne e avevano dentro ottomila cose. Ah stessa cosa per la pizza di settimana scorsa, ma la mia non era molto buona era troppo croccante e la mozzarella non mi piaceva. E per loro la besciamella è una salsa strana e sconosciuta.
E per completare torta gelato ai Reese's. E mi hanno promesso che non mi faranno ingrassare... sicuro.
Vi lascio che devo andare a imparare i cheers con Casey che stasera abbiamo il secondo allenamento e non mi ricordo niente
Bacibaci
Eya

Ah ricordatemi di fare un post sul cheerleading e uno superottimista che ho in mente
Se riesco allego foto della divisa da allenamento di Cheerleading ;)

domenica 17 agosto 2014

Minipost

Ssalve
La mia intenzione è di postare ogni domenica mattina per raccontarvi la mia settimana, ma *cheggioia* l'altro giorno il mio fidato tablet mi ha abbandonata e quindi sto postando al telefono, in più questa giornata sta partendo maluccio e avrei voluto fare un post allegro e ottimista, mi sa che rimandiamo eh ;)

Ah comunque oggi è il compleanno del mio hostbro e di Karina, auguri ♥♡

A quando avrò sistemato tutto
Elena

martedì 12 agosto 2014

Photogallery

Ok forse riusciró a caricare un po' di foto delle ultime 2 settimane...
Stasera a casa Richardson c'é Pizza Challenge: Matt fa la pizza porcosa americana e io faccio la mia italiana cosí le assaggiamo insieme
Mentre aspetto che lieviti proviamo con ste foto va
Ok, partiamo dal "Goodbye party": best girls

Tavolata

Saluti/aiutanti per la valigia: alla fine abbiamo solo fatto arrabbiare la mamma con questa selfie dal tetto

Primo aereo della settimana

Lunch sul secondo aereo


Arrivo a Times Square: i primi 5 italiani
In ordine Stefano, Cristina, Io, Francesco e Ginevra
La statua della Libertà dalla barca tamarra

Classica foto turistica dal Top of the Rock

Central Park
Se l'avete visto qui riuscivo a pensare solo al film Come d'Incanto

Foto del tramonto sul fiume durante il party Jamaicano

Foto di gruppo in albergo la sera prima di partire da NY...

... e foto di gruppo in aeroporto prima di dividerci sui vari voli. Da qui un buco temporale do tre giorni causa sequestro telefoni...

... fino alla selfie di fine orientation con Alma dal Belgio, Giulia dall'Italia e Phil dalla Germania

La mia ice-cream welcome cake agli oreo ♥♡

E la mia camera americana ♥
Ah nell'ultimo post mi sono dimenticata un interesting fact che probabilmente interseting non è: ci sono gli Amish qui, non so bene dove vivano ma hanno dei negozi dove vendono i loro cibi fatti in casa e cose simili e un giornoo ho visto due ragazze Amish al supermercato *questacosanoninteressaanessuno*
Chiedo perdono
See ya
Ele

lunedì 11 agosto 2014

FLAG orientation e primi giorni con la mia nuova famiglia

Scussate il titolo I'm in the USA mi aveva stufato ho deciso di cambiare, ormi avete capito tutti che sono arrivata dove volevo, che il mio sogno sta finalmente diventando reale.

Lunedì dopo colazione, allegre riunioni pallose su cose già sentite come all'orientation WEP con tanto di lettera a se stesso con gli obiettivi dell'anno, e poi al pomeriggio SPIAGGIA al Lago Michigan, che non assomiglia per niente ai laghi a cui sono abituata ma sembra semplicemente un mare con l'acqua dolce.
Il giorno dopo ancora riunioni interessantissime (...) e poi SKITS. Sembra che tutti fossero preparati a questa cosa tranne noi svegli italiani... In pratica ogni nazione doveva preparare una scenetta\mostrare qualcosa che la rappresentasse. Per me i migliori erano gli orientali, giapponesi, cinesi e thailandesi, con i loro vestiti, canzoni e balli tradizionali. Ma tutti avevano qualcosa di divertente da mostrare e la nostra idea iniziale ci sembrava sempre piú stupida. Inizialmente infatti avevamo preparato una scenetta in cui due italiani incontravano due americane su un aereo e insegnavano loro i gesti tipici italiani, ma poi ci siamo resi conto che nessuno avrebbe seguito\capito quindi abbiamo deciso semplicemente di insegnare i gesti a tutti quelli seduti dal palco. Poi tutti avevano delle canzoni da far ballare e a noi non ne veniva in mente una italiana finchè non ho avuto l'illuminazione: abbiamo fatto ballare a tutti Gioca Jouer (ocomesiscrive). Finite tutte le nazioni abbiamo ballato un po' tutti insieme, fatto un trenino, cantato... Insomma abbiam fatto un po' di casino e forse anche una foto di gruppo. Alcune coordinatrici e soprattutto Emily, che è un po' la responsabile di tutto, piangevano, in generale è stato bellissimo. Piú tardi abbimo anche fatto il Bonfire con tanto di Marshmallow  sugli spiedini e poi sono riuscita ad imparare la cup song, un ritmo suonato con i bicchieri su cui in teoria si dovrebbe cantare che i giapponesi ci avevano mostrato la sera prima.
Mercoledì sveglia presto per pulire le camere, fare check-out e colazione perchè presto partiva il primo pullman: per il nord della Virginia, 10 ore di viaggio. Poi altri due pullman per l'aeroporto, intanto io stavo in mensa a guardare alcuni ragazzi giocare a poker, quando arriva April che mi dice "vuoi incontrare la tua Hostfamily? Sono lì in fondo alla sala che ti aspettano". Momento di panico, vado a salutarli, c'erano solo gli hostparents e la hostsister perchè il fratello doveva lavorare, e poi a recuperare le mie cose, mi dicono che non hanno fretta e che posso andare a salutare i miei amici ma siccome ero un po' troppo emozionata e confusa e non riesco a fare molto.
Con loro siamo andati a mangiare da Applebees (ocomesiscrive) ma non riuscivo a capire bene cosa ordinare e la cameriera parlava trooooppo veloce quindi ho preso la stessa cosa dell'hostdad, una sorta di piadina con la carne e le patatine che non sono riuscita a finire. Al pomeriggio siamo andati in un altro posto sul Lago Michigan e l'hostdad, che dev'essere appassionato di fotografia, ha fatto un sacco di foto. Abbiamo camminato lungo un molo e visto un faro lì vicino, poi siamo andati da Biggby (devo essere diventata dislessica non mi ricordo come si scrivano le cose), una specie di Starbucks a detta di Casey molto migliore, e poi in giro per la cittadina a cercare il regalo per Matt, che compie gli anni settimana prossima.

Siccome parlo troppo non vi descriverò nel dettaglio questi primi giorni con loro che se no mi fuggite tutti dal blog ma cercherò di elencare alcuni fatti che mi vengono in mente:
- "nessuno mette gli orologi in America, abbiamo i cellulari" Rod cit.
- "ancora non riesco a capacitarmi di come possiate vivere in Italia senza Burro d'Arachidi" Casey cit. Tra l'altro hanno il vero burro d'arachidi e il falso, stessa cosa per lo Sciroppo d'Acero, quelli veri sono per le occasioni speciali e quelli falsi per tutti i giorni
- Nonostante non siano particolarmente ricchi, hanno una televisione spaventosamente enorme e un impianto audio da paura, una cucina grande come il mio salone in italia e il classico frigorifero a due ante con il distributore dell'acqua e del ghiaccio
- In quell'enorme cucina c'è cibo sufficiente a sfamare un villaggio africano per un anno, e due ante dedicate esclusivamente a una quantità di spezie che penso neanche mio padre, che fa il cuoco, abbia mai visto e che mettono in ogni piatto.
- Eh si, come la maggior parte degli americani pranzano a casaccio quando capita e cenano tutti insieme ma sul divano o Matt nella sua stanza. E ieri ho finito di cenare prima delle 4.30
- la mia camera è enorme, soprattutto se confrontata alla mia italiana, e ho un letto a due piazze, la coperta di Hunger Games, una sedia a dondolo, una mini cabina armadio al momento occupata dai vestiti di Matt e un planisfero con le puntine su Centreville e sui luoghi di provenienza di tutte le loro exchange
- per loro mangio "come un uccellino", nonostante in Italia io sia conosciuta come una che mangia troppissimo
- mi stanno convincendo a fare la Cheerleader, visto che a scuola quest'anno ce ne sono pochissime, se va bene forse saremmo in 5
- Oatmeal è nauseante, i Reese's (coppette di cioccolato con dentro il burro d'arachidi) sono cibo divino
- Non ho mai visto la megatelevisione usata effettivamente come una vera e propria TV, solo come computer, per vedere programmi su Netflix, per i videogiochi o per guardare dvd noleggiati.
- In tutti i luoghi chiusi fa sembre stra freddo, ho l'aria condizionata ovunque, anche davanti al letto.
- non ho ancora visto le galline, un giorno siamo andati a tatuare i conigli sulle orecchie, i gatti si vedono poco, i pappagallini si fanno sentire, mi dimentico sempre che abbiamo dei pesci, il cane più grande, credo si chiami tipo Cookie, ogni tanto comincia a starti addosso e non mi piace particolarmente, mentre quella piccola, Stormy, è stracucciolosa e stupenda
- Non sono in grado di pronunciare normalmente il mio nome, capisco che mi chiamano quando cominciano a sparare parole a caso che iniziano per le nostre E o I, mentre la sorella mi chiama qualcosa tipo Eya
- Le attività qui scarseggiano, siamo andati un po' in giro a fare compere, far tagliare i capelli a Casey, noleggiare DVD, fare il mio contratto telefonico, tatuare i conigli e cose così. Solo Sabato siamo andati in piscina da amici di Matt e alla sera al bowling
- All'inizio capivo la metà delle cose che mi dicevano, ora sto migliorando ma odio il fatto che spesso capisco le conversazioni tra loro o in generale e poi quando mi fanno una domanda mi sento troglodita e non capisco
- Sono troppo tranquilla e silenziosa
- Ieri sera ho fatto i Brownies ma mi sono dimenticata lo spray per non farli attaccare alla teglia: complimenti

Tutto sommato per ora qui mi piace e sto bene, ogni tanto mi annoio ma andrà meglio quando inizierà la scuola, non ho ancora scelto le materie ma l'ho vista da fuori e sembra carina... Spero domani o nei prossimi giorni di riuscire a fare il post con le foto :)
See ya
Elena

domenica 10 agosto 2014

I'm in the USA - pt. 2

Eccomi qui di nuovo a bloggarvi visto che tutta la family è al lavoro tranne la sistah che è in camera a farsi gli affari suoi, probabilmente alla ricerca di un telefono da comprare o a giocare a The Sims.... Dove eravamo rimasti? Ah si...

1 agosto - la giornata inizia malissimo visto che mi accorgo che il portafoglio che Francesco mi aveva affidato da lasciare sul pullman per non portarlo a Times Square con tutta quella gente era sparito. Vi ho già spoilerato che non l'abbiamo piú ritrovato D: (ho fatto anche una rima orribile perdonatemi). Per il resto la giornata comincia con la mia prima stupenda colazione americana e poi di nuovo pullman e siricomincia con le visite: Grande Stazione Centrale (e io riuscivo a pensare solo al film Madagascar), Top of the Rock, il grattacielo da cui si vede tutta la città, 5 avenue, Central Park e alla fine ritorno a Time Square per la cena al Bubba Gump Restaurant... se avete visto Forrest Gump capirete di cosa parlo e comunque ho mangiato dei gamberi fritti stupendi e tutta la cena è stata fantastica. Momenti in cui amo profondamente la WEP

2 agosto - assolutamente la mia giornata preferita a NY e forse anche da quando sono partita: colazione e poi camminata sulla High Line, che dovrebbe essere una sorta di ex ferrovia sopraelevata che adesso è una zona pedonale. Ok questo non mi è piaciuto molto, visto che la cosa piú esaltante è stata sbirciare nello studio di Armani dove stavano preparando uno Shooting. Poi ci siam fermati a fare le foto al Flatiron Building (il ferro da stiro), siamo passati col pullman da Chinatown, Little Italy e Soho, dove ogni ragazza del pullman implorava di fermarsi per i fantastici negozi che c'erano, poi pranzo (abbiamo fatto tutte queste cose prima di pranzo?) A South Street Seaport per poi prendere la Shark Speedboat. Come potete immaginare è una barca veloce con dipinto uno squalo, ma le sue particolarità sono la musica tamarra a palla e il fatto che l'unico obiettivo del pilota e del ragazzo nero che ci "intratteneva" era che tutti fossero accuratamente FRADICI. Per questo facevano delle "sterzate" spaventose e ci bagnavano con ogni tipo di pistola ad acqua possibile. Pochi momenti di quiete solo per permetterci di fare foto alla Statua della Libertò e al Brooklyn Bridge. Dopodichè siamo andati nelle zone di NY che mi sono piaciute di piú: Harlem e Greenwich Village, molto piú tranquille della NY caotica e da film. Qui abbiamo speso la maggior parte del nostro tempo libero in un parco ad ascoltare un gruppo di musicisti da strada e a discutere su quanto sarebbe stato figo essere ospitati dalla coppia di Gay seduta di fronte a noi. Poi cena al Dinosaur Barbecue, che rispetto al Bubba non era un granchè, e alla fine ci siamo infiltrati a una sorta di festa Jamaicana al tramonto (si perchè avevamo cenato alle 6) lungo il fiume, non volevamo piú venire via era troppo divertente ma dopo un paio di tentativi abbiamo dovuto ritornare in albergo, riunione prepartenza con signora pazza che ci ha regalato le spille per essere parte del "grande puzzle della pace" e poi a dormire per la tarda sveglia del giorno dopo.

3 agosto - sveglia alle 3 meno un quarto e pullman per l'aeroporto alle 3 e un quarto, nessun problema al Check in per me ma a due ragazzi che avrebbero dovuto volare fino a Chicago  con noi hanno cancellato tutti i voli da li in poi. Passati i controlli spaventosi salutiamo i nostri compagni che prendono altri voli e io e Stefano ci imbarchiamo per Chicago. Volo noiosetto ma il meglio deve ancora arrivare: la mia valigia è stata aperta dai controlli TSA e richiusa a casaccio, e intanto non troviamo traccia di personale FLAG che avrebbe dovuto venirci a prendere. Il WiFi dell'aeroporto non funzionava e dopo aver fatto venti giri della zona degli arrivi cominciamo a chiamare tutti i numeri che ci vengono in mente finchè non riusciamo a parlare con la tizia che ci ha firmato il DS 2019 che ci dice che qualcuno sarebbe arrivato entro un'ora. Stupendo. Durante l'attesa chiedo per la mia valigia e mi dicono che se è stata aperta ai controlli e non si richiude non ci possono fare niente. Sempre meglio. Dopo qualche secolo arriva un gruppetto di tizi simpaticissimi della FLAG che ci fa prendere un treno per un altro terminal dove ci mettiamo ad aspettare che arrivino tutti gli altri aerei per poi prendere il pullman per l'orientation. Siamo atterrati alle 9 del mattino e il pullman è partito alle 3 p.m. L'orientation si teneva in una specie di Camp: c'erano vari edifici in una sorta di enorme parco con campi da calcio e basket, una grande sala chiamata Tabernacle che forse normalmente è usata come chiesa e una mensa (il cibo non era niente male). All'arrivo del pullman troviamo un enorme gruppo di Giapponesi che ci saluta tutti in fila e dandoci la mano manco fossimo delle star. Subito dopo facciamo Check In, ci ritirano tutti gli oggetti di valore e le valigie grosse, ci danno un libro giallo con il programma e un badge con il nostro nome, numero di stanza, gruppo di appartenenza (in base allo stato di destinazione, per il Michigan i Bulldogs) e colore (in base al livello di inglese credo). Dopodichè free time fino a sera, poi alle 11 passavano a controllare le stanze e a far spegnere le luci. Nel frattempo ho incontrato la mia coordinatrice April, molto carina e simatica, e piú tardi per fortuna sono arrivati altri due italiani, Dario e Giulia, anche se abbiamo continuato a sentirci un tantino in minoranza.

Questo post sta diventando decisamente troppo lungo, chiedo perdono mi rendo conto di raccontare troppe cose piuttosto inutili. Prometto che se il computer me lo permette quando avrò tempo farò un post di sole foto di questi primi giorni in America, per il momento vi lascio
A presto
Elena

sabato 9 agosto 2014

I'm in the USA - pt. 1

Ssaaalve
Chiedo immensamente perdono per la mia assenza prolungata, leggendo gli altri blog pensavo sempre "perchè appena arrivono smettono magicamentee di scrivere?" Ma alla fine così ho fatto anche io. I primi tre giorni a NY perchè semplicemente non avevo tempo fino alla sera quando arrivavo in hotel talmente stanca da non avere neanche voglia di aprofittare della piscina dell'albergo (eh sì, c'era la piscina in albergo), gli altri tre giorni all'orientation ci hanno sequestrato tutte le cose di valore, computer e telefoni, e in quei tre giorni mi hanno fatto anche una testa così sul fatto di dover stare con la famiglia e non perdere tempo al computer. Ecco perchì non ho scritto neanche durante i tre giorni da quando sono arrivata alla ridente cittadina di Centreville. Ok ora che mi sono scusata ricomincerò con l'interessantissima narrazione di questi miei primi giorni in America... credo che non mi basteerà un solo post anche perchè il computer si sta scaricando e sto profondamente odiando questa tastiera minuscola e con i simboli sbagliati.

31 luglio - il giorno della partenza, sveglia alle 2:29, colazione veloce, macchina. O meglio macchine, visto che una famiglia di amici sarebbe venuta con noi e, ho scoperto solo quella notte, anche tre miei amici mi avrebbero accompagnata. Poi una è rimasta addormentata ma Je ti capisco e ti voglio bene lo stesso ahahah. In aeroporto Check-In con una signora particolarmente simpatica (la perdoniamo a causa dell'ora della notte) e poi saluti, nessuno ha pianto in quel momento, forse perchè eravamo tanti, forse perchè erano le 5 del mattino o forse perchè non vedevano l'ora di liberarsi di me. Tanto ammore.
Passati i controlli incontro gli altri 4 che avrebbero viaggiato con me, Stefano, che sarebbe andato come me all'orientation Flag e che aveva ricevuto la famiglia tipo la mattina prima, Ginevra, che beata lei ha potuto scegliere di andare in California, Francesco, che (beato anche lui) va in Georgia e a cui *coff* hopersoilportafoglio *coff coff*, e Cristina, che ha una famigia enorme con un numero infinito di fratelli e un exchange tedesco. Il primo volo era su un aereo minuscolo e tristino e qualcuno aveva la classe superiore quindi ha mangiato tutto il viaggio, mentre io ovviamente ero nella classe dei poveracci e non ho avuto niente :D. A bruxelles siamo stati un po' con un texano che Cristina aveva incontrato il aereo, abbiamo rischiato di perdere il volo per le infinite code ai controlli, sono quasi caduta sui rulli trasportatori, poi abbiamo incontrato il gruppo di Weppini del belgio con la loro carissima guida un po' storditella e siamo riusciti a prendere il volo. Sull'aereo ero seduta tra una vecchina americana e un ragazzo nero che ha dormito praticamente sempre. Su questo volo per fortuna ho potuto mangiare delle cose mooolto saporite e ho un po' dormito e un po' guardato The Wolf of Wall Street. All'atterraggio sembravo una pazza straesaltata ma pazienza. I controlli all'arrivo negli USA sono stati molto piu semplici di quanto mi aspettassi e poi ci hanno messo su un pullman che ci ha portati a un centro commerciale nel New Jerey, dopodichè siamo andati a Times Square, dove ci hanno lasciato un sacco di tempo libero perchè stavamo aspettando un altro pullman, perchè noi di Linate abbiamo scoperto di essere tipo gli scarti del volo da Malpensa che probabilmente era pieno e che portava altri italiani, per fortuna, perchè mi sentivo troppo in minoranza rispetto ai francofoni. Times Square è bella ed eccitante e ti sembra di stare in un film, ma dopo un po' ti accorgi che il suo unico fascino sono i cartelloni pubblicitari e niente di piu' e sinceramente me l'aspettavo piu' grande; c'era tantissimissima gente e sicuramente non è stata la parte di NYC che ho preferito. Alla fine siamo riusciti ad andare in albergo, che era molto carino ma fuori città in NJ, e sono riuscita a farmi mettere in camera con le altre ragazze che viaggiavano con me.

Il 31 luglio è stata una giornata veramente lunghissima, tant'è che a Times Square a un certo punto ci siamo accorti che avevamo pranzato 12 ore prima e che forse era ora di cenare, quindi cercherò di fare in modo che i prossimi post siano piú concisi ma ora vi lascio che gli Hparents sono tornati e forse dobbiamo fare qualcossa.
Cercherò di scrivere presto
Besos
Elena