lunedì 23 dicembre 2013

Step by Step

Buonasera cari 2 lettori sono tornata :)
È passata una settimana dall'utimo post, è finalmente finita la scuola, è passato il mio compleanno ed è quasi arrivato Natale, quindi una settimana fantastica.
Dove ero arrviata a raccontare? Ah si alla mitica prof di inglese che ha convinto i miei a lasciarmi partire...
Nonostante mi sembrassero piuttosto motivati non mi hanno mai detto un vero e proprio Sì definitivo e hanno continuato a temporeggiare, hanno voluto aspettare che venisse di nuovo organizzata la riunione che mi aveva iluminatoa l'anno prima per partecipare anche loro, e dopo questa ancora non dicevano niente, non facevano niente. Io mi sentivo sempre piú in ansia e in ritardo, quindi nel weekend, sabato 26 ottobre, li ho obbligati a fare la preiscrizione con l'agenzia che avevo\avevamo scelto: la WEP. Da subito questa era stata l'agenzia che mi ispirava di piú, anche se non saprei dire perchè, e mi sembrava la piú economica tra quelle piú "famose"; anche se soprattutto dopo essermi iscritta ho letto che molti hanno probemi con la WEP, non ho mai capito bene che problemi ci fossero e spesso mi sembravano relativi al Regno Unito, e poi so benissimo che ogni organizzazione ha pregi e difetti e ognuno ha opinioni diverse quindi non mi pento della mia scelta, finora io non ho avuto problemi.
Qualche giorno dopo aver fatto la preiscrizione stavo studiando\cazzeggiando sul divano quando mia mamma sostiene che mi stia suonando il telefono ma siccome ho sempre la vibrazione io non lo sentivo quindi vado a guardare solo dopo un po': un numero fisso, prefisso di Milano. Con le mani che mi tremano richiamo subito: una cosa che non faccio mai, io odio parlare al telefono, piuttosto scrivo millanta messaggi. Mi risponde una donna simpaticissima, Eleonora credo, che mi fissa il colloquio di selezione: sabato 16 novembre.
Ci sono andata con la mia mamma in treno, l'ufficio è molto vicino alla stazione di Porta Garibaldi, ci abbiamo messo un po' a trovarlo solo perchè siamo stordite noi. È un appartamento molto carino, moderno e luminoso, la ragazza era molto gentile anche se aveva un accento strano e anche lei, come tutti, ha sbagliato a scrivere il mio cognome. Mi fanno sedere in una stanzetta da sola e compilo i soliti moduli con informazioni su di me, la famosa lista di 300 aggettivi e le preferenze sulla composizione della famiglia ospitante, che da quello che ho capito ala fine non servono a niente perchè ti può capitare chiunque, solo che se ti trovano una famiglia del tipo che non preferivi ti chiedono se l'accetti comunque. Dopo un po' mi chiamano per il colloquio con lo psicologo, che temevo un po' perchè altri che l'avevano già fatto dicevano che alla WEP a Milano c'era una donna un po' antipatica e indisponente, invece io per fortuna avevo un uomo simpatico e a parte aver detto qualche stupidata (ovviamente per colpa dell'emozione) è andato direi bene. Torno nella prima stanzetta e chiacchero un po' con altre ragazze mentre aspetto il colloquio in inglese, e ho un sacco paura di non capire le domande o che si noti troppo il mio accento veramente orribile, anche se parto per migliorare no? Ancora peggio quando dopo un po' scopro che farò il colloquio in inglese con la prima volontaria con l'accento strano, e in inglese ha un accento ancora più strano; in qualche modo e facendomi ripetere le cose un sacco di volte spero di aver capito giusto tutto quello che mi ha chiesto, e intanto prendeva appunti sul computer e si lamentava perchè parlavo troppo in fretta, perchè quando sono agitata parlo veramente tanto veloce. Andata anche questa, dopo avermi anche fatto tornare indietro perchè si era dimenticata un paio di domande, aspetto pazientemente il tanto temuto SLEP test. Da quell che ho capito è un test del livello minimo di inglese richiesto dal governo americano per iscriversi alla loro High School, e si compone di mi pare una settantina di domande a scelta multipla di reading e altrettante di listening. Le prime sono veramente stupide, per poi aumentare fino alle ultime che sinceramente per la maggior parte ho sparato a caso.  Alla fine della listening per esempio si sente un pezzo di conversazione e poi ascolti una o due domande su quel brano, ma sul foglio sono segnate solo le risposte quindi non sai che domanda ti farà ed è difficile ricordarsi tutto, non sai su cosa concentrarti. Non so se si è capito come funziona ma non è una cosa facile, ma non preoccupatevi troppo in più sul mio foglio c'erano alcune risposte già segnate, alcune mi sembravano sbagliate ma quando non sapevo cosa mettere segnavo quella. Ho fatto la listening nell'"atrio" dell'ufficio con un Ipod Shuffle ma non mi ero accorta (troppo sveglia) che la registrazione era partita dalla domanda 7 e solo alla fine della prima parte ho chiamato il ragazzo che era lì e ho dovuto rifare da capo tutta la prima parte. In tutto perdendo un po' di tempo tra una cosa e l'altra sono entrata alle 10 e uscita circa alle 2, quindi sono stata dentro 4 ore e alla fine siamo andate in centro ma ero stanchissima e quindi siamo tornate a casa abbastanza presto.
E poi è arrivato un dei tanti infiniti tempi di attesa, sperando che mi scrivessero presto e che mi avessero presa, controllando le mail ogni 10 secondi, chiedendo a chi ci era già passato quanto ci volesse per avere l'esito. Dopo più di una settimana, il martedì, arriva la tanto attesa mail: divento ufficialmente un'exchange student, con il miracoloso risultato di 64\67 allo SLEP, e devo iniziare l'incubo dell'application: registrarsi sul sito e iniziare a scrivere di sè, ancora, firmare moduli, scattare e caricare foto, far scrivere una lettera ai genitori, far compilare infiniti moduli ai prof, alla segreteria, alla preside, ineguire la mia dottoressa che non sa l'inglese, fare infinite visite mediche, farsi bucare come uno scolapasta tra vaccinazioni, esami del sangue e test per le allergie... Per scaramanzia mi ero ripromessa di aprire il blog solo dopo essere stata accettata, anche se avevo voglia da prima, invece l'ho iniziato un po' in ritardo per colpa dell'application e soprattutto di quei sadici dei miei prof che ci riempiono di roba da fare (finalmente è arrivato Natale). Ora ho finito quell'odiatissimo WEPbook da una settimana giusta ma quasi non  ho nemmeno sperato che me l'approvassero nel 2013, quindi dovrò non affatto pazientemente aspettare Gennaio per avere notizie dalla WEP, anche perchè c'è scritto in modo molto gentile da qualche parte di non rompere le balle in attesa dell'approvazione del dossier, perchè con molta calma lo controlleranno, prima o poi.
La smetto di scrivere poemi e vado a sclerare per conto mio aspettando,
See you soon
Elena

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